Scozia: l’isola di Skye

Il diario del viaggio in Scozia è uno dei capitoli del mio libro “RACCONTI DAL GRANDE NORD, viaggio alle alte latitudini

Scozia mare Cuillin

Gli scozzesi pubblicizzano l’isola di Aran, ad ovest di Glasgow, come la Scozia in miniatura. Se però volete un luogo dove della Scozia avete tutta la forza e la natura, puntate dritto verso l’isola di Skye, nelle “highlands”. Scogliere selvagge si alternano a spiagge, fari, promontori sul mare, montagne e valli incantate, pecore e castelli. Ci sono i pub e la musica dal vivo. Il tutto in una cornice di sole e pioggia, vento e arcobaleni. Manca qualcosa?

La porta d’accesso all’isola di Skye è il castello di Einean, magico per il suo sembrare, almeno da lontano, galleggiare sull’acqua.

scozia castello Einean tramonto

Scozia castello Eilean Donan

Un ponte collega l’isola alle lande scozzesi. Se girate a sinistra e seguita la costa, arrivate nella zona dei monti. Le gite in barca hanno una clausola: se non vedrete nessuna foca, il biglietto sarà rimborsato.

isola di skye scozia foche

In sostanza, una colonia di foche ne se sta nella baia di fronte a Elgol, e per non vederle bisognerebbe perdere la vista lungo il viaggio. Una volta attraccato si cammina fino al lago, circondato dalle Cuillin mountains.

Scozia neist point isola skye

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Uno dei luoghi più suggestivi su Skye è il Neist Point, ambita meta di fotografi che vengono da tutta Europa per fotografare il faro in fondo al promontorio che s’insinua nell’Oceano Atlantico. Uno dei due fianchi è dolce, l’altro cade a picco sul mare. Devio dal sentiero e vado sull’orlo. Non troppo vicino, perché il vento infuria con folate irregolari. Il momento migliore è il tramonto, quando la scogliera e il faro si tingono di rosa. Ma il sole, almeno in estate, da quelle parti tramonta molto tardi. E il Nest Point è luogo da lupi. Inganno l’attesa con una lunga passeggiata verso nord, attraverso prati sconnessi e intrisi d’acqua. Vedo il Neist Point diventare sempre più piccolo e continuo tra prati e scogliere, finché il terreno diventa impraticabile e i miei piedi affondano nella palude.

isola di skye scozia panorama

Il tramonto è ancora lontano. Metto indosso tutti i vestiti che ho, e non sono molti, poi attendo con due fotografi professionisti, armati di attrezzature fotografiche molto più costose della mia Fujifilm. Mi piace il vento del nord in faccia. Mi piace perché è pulito, vigoroso, forza della natura pura dell’Oceano Atlantico. Sono stato a lungo sulle scogliere irlandesi e scozzesi. Questa volta però è troppo. Rimango là, sferzato in viso e sempre più infreddolito, fino a che decido di tornare sui miei passi e puntare verso il pub di Portree.

Scozia The Quiraing

Il giorno successivo vado a camminare al Quiraing, un altopiano dove dolci colline finiscono in valli strette e pinnacoli di rocca. La strada serpeggia sulle colline fino a un colle dove si abbandona la macchina e inizia il trekking. Non sono le Alpi, nemmeno le Dolomiti, le Ande o l’Himalaya, ma il Quiraing ha un fascino particolare. Il fascino del nord, delle nuvole spinte dall’instancabile vento, della luce che cambia di continuo, di un temporale e subito dopo, improvviso, un raggio di sole, del panorama tra due rocce affilate dove in mezzo sibila il respiro dell’oceano.

isola di skye scozia rocce

isola di skye scozia pinnacolo

Le colline sono ammantare del verde reso brillante dalla pioggia quotidiana, punteggiate dalle greggi di pecore brucano incuranti del sole o della pioggia. Non lontano c’è anche “the old man of Storr”, in pinnacolo di roccia in verticale ricorda la forma di un vecchio signore che guarda il mare. Qui gli isolani sono stati bravi a rendere turistico un luogo che senza un nome altisonante passerebbe quasi inosservato.

isola di skye the old man of storr scozia

Sulla punta a nord-ovest di Skye è il castello di Dunvegan, con un rigoglioso giardino dove si può passeggiare tra fiori e cascatelle. Poco più a nord, una passeggiata porta ad una inaspettata spiaggia bianca. Sembra là, in quell’angolo remoto della Scozia, sia materializzato un angolo di Caraibi, se non fosse che la temperatura sia di 20 gradi più bassa e la sabbia non è sabbia, bensì pezzetti di corallo.

isola di skye spiaggia coralli scozia

Nel centro dell’isola invece ci sono le “fairy pools”, delle piscine naturali dall’acqua blu.

L’isola di Skye sarebbe bella anche senza tutte queste attrazioni. Guidare sulle strade strette che ad ogni angolo aprono verso un nuovo panorama, l’ambiente pulito e selvaggio, l’armonia con la natura che si respira, valgono già la visita. Io non ho molti dubbi: ci tornerò.

–> Foto del viaggio in Scozia

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