Uzbekistan: le fortezze nel deserto

Uzbekistan castello nel deserto

La mia guida di viaggio dice che per Chiva può stare una mezza giornata. Che si tratti di un errore di stampa? La cittadina è una magia architettonica in mezzo ad una steppa senza fine. Immaginate di arrivarci con una carovana dopo settimane nel deserto e trovare una città fortificata, architetture dalla forma sinuosa e seducente, minareti blu, tramonti di fuoco sulle mura, vita e mercati di giorno. Ci rimarreste solo mezza giornata? Io decido di fermarmi diversi giorni. Voglio vedere il tramonto dalle mura, poi dai minareti, e tornarci ancora a rivedere lo spettacolo del sole che tramonta in fondo alla steppa.

Con l’ufficio informazioni organizzo anche una giornata tra le fortezze di fango nel deserto intorno alla città: Kyzyl-Kala, Toprak-Kala, Ayaz-Kala. Organizzano per me e altri tre viaggiatori un’auto.

uzbekistan attraverso la steppa

Partiamo presto. Usciti da Chiva c’è subito la steppa. Guidiamo attraverso strade piatte in un paesaggio arido e monotono. Le fortezze sono castelli di fango costruiti circa 1000 anni fa. Non rimane molto di quelle fortezze. Il tempo, il vento, le rare piogge le hanno erose fino a lasciare soltanto la base e qualche pezzo di muro.

uzbekistan steppa dal castello

La giornata però vale la pena. La steppa in sé ha già un certo fascino. Dei castelli è rimasto poco o niente, ma non è difficile immaginare come dovevano essere ai tempi d’oro della via della seta o durante le scorribande dei mongoli di Gengis Khan.

uzbekistan deserto castello

La giornata prevede anche la visita ad un piccolo lago, curioso solo per la sua strana presenza in una zona così desertica, e ai campi di cotone. È quasi tempo di raccolta. Il paese si fermerà per raccoglierlo. Gli studenti, su ordine del presidente, smetteranno di andare a scuola e verranno trasferiti per qualche settimana nei campi di cotone, con regole ferree sulla quantità da raccogliere per avere diritto alla cena. Altrimenti, qualcuno della famiglia dovrà pagare la differenza.

Uzbekistan campi di cotone

Rientriamo a Chiva poco prima del tramonto.

La mia guida di viaggio dice che non c’è ragione di uscire dalle mura del centro storico di Chiva. Io un occhio fuori l’ho già buttato e ho già deciso che domani passerò l’intera giornata tra i vicoli in mezzo alle case di fango.

–> Foto e racconto del viaggio in Uzbekistan

–> Il mio libro di viaggio in Asia Centrale

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